La questione dell’apertura di un nuovo impianto di zincatura è stata opportunamente riportata alla
ribalta dal consigliere di minoranza Bonita Cleri, la quale ha lanciato un appello a tutte le forze
politiche di Fermignano affinché si adoperino per affiancare e sostenere il Sindaco Giorgio
Cancellieri in merito alla sua decisione finale sull’apertura o meno di un altro impianto di zincatura
a Fermignano.
Il Partito Democratico di Fermignano, come principale forza di minoranza, raccoglie in pieno la
proposta ed esprime il suo totale appoggio all’amministrazione Comunale e al Sindaco in
particolare.
La decisione finale sull’apertura della suddetta zincatura spetta, come già ricordato, al Sindaco, il
quale per legge è tenuto a prendersi la responsabilità di rilasciare o meno una dichiarazione di
idoneità che tuteli la salute dei cittadini. Noi fin da ora esprimiamo il concreto impegno a sostenere
una decisione che tenga conto sia dell’impatto ambientale dell’impianto di nuova costruzione
(incremento del trasporto su gomma e rischi connessi alla pericolosità degli agenti chimici usati per
la produzione), sia soprattutto dell’impatto sociale che un’attività di questo tipo farebbe ricadere
sulla cittadinanza.
La recente storia insegna come Fermignano e la sua popolazione abbiano già pagato dei danni sia
ambientali che sociali a causa di attività di zincatura classificate a norma di legge “insalubri e
pericolose”, e in virtù di questo siamo fiduciosi poiché Cancellieri si è dichiarato da sempre sensibile
all’umore dei suoi cittadini.
La nuova zincatura che dovrebbe sorgere di fianco all’attuale ha effettivamente ottenuto dalla
regione un assenso sulla compatibilità dell’impianto alle normative vigenti, questo è il minimo che
si richiede per una qualsiasi attività produttiva.
Ora il Sindaco ha la possibilità di riportare in primo piano la politica, promuovendo una volontà
amministrativa che metta in risalto la sostenibilità ambientale e il benessere della comunità.
Questa è l’occasione per dare a se stesso e alla sua giunta l’opportunità di essere visti come
amministratori del bene comune e non di interessi particolari.
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