martedì 30 marzo 2010
BREVE ANALISI DEL VOTO REGIONALE A FERMIGNANO
Il voto di Fermignano segna inevitabilmente una contro tendenza rispetto a quello che è accaduto in tutta Italia e anche nella provincia di Pesaro e Urbino. Lo tsunami Lega qui da noi non c’è stato, anzi al contrario il movimento politico di Bossi ha perso rispetto alle precedenti consultazioni Europee e provinciali rispettivamente il 4% e il 20%. La coalizione di Centro destra che governa il Comune, se un anno fa poteva contare su quasi un elettore su due sommando Pdl e Lega, oggi è scesa abbondantemente sotto il 43% dei consensi. Il PD e il centrosinistra nel suo insieme hanno l’obbligo di ripartire da qui, di dare forza e spinta a questa inversione di tendenza che aspettavamo da anni e che ora in qualche modo è arrivata. Il PD di Fermignano ritorna ad essere largamente il primo partito della città con il 35% dei voti e tutta la coalizione che ha sostenuto Spacca Presidente conquista la maggioranza assoluta dei consensi. Se teniamo conto del 5% dei voti raccolti dalla Sinistra allora possiamo armarci di fiducia e continuare da qui l’impegno che ci deve portare alle amministrative dell’anno prossimo. Non si può invece fare a meno di notare che Fermignano è stata colpita dal fenomeno dell’astensionismo come tutto ilo resto dell’Italia, e qui la riflessione va fatta da tutto il mondo politico nella sua trasversalità. Non è retorica, ma consapevolezza di quanto sia più culturale che politica la battaglia che abbiamo davanti. Scegliere di non votare è una decisione forte e sempre meno esercitata con superficialità. Il ‘nemico' è chi ha rubato alla gente la voglia di credere che attraverso la politica un altro Paese sia possibile. Noi siamo qui per questo
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